recensioni dischi
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MALVAX  "Niente di che"
   (2019 )

I Malvax sono un quintetto originario di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, che nel 2014 cominciò a muovere i suoi primi passi come cover band, per poi scegliere, un anno più tardi, la strada di una produzione più originale. Dopo una demo di quattro brani e due anni di lunga attività live, la fine di Marzo del 2019 ha visto la luce il loro debutto sulla lunga distanza, intitolato “Niente di che”, che propone una miscela fluida di un rock molto melodico e delle declinazioni più moderne del pop, per quanto non manchino comunque passaggi sonori dal sapore più retrò. Nonostante una buonissima produzione, gli arrangiamenti non sono mai troppo ricercati e prediligono la semplicità, creando di conseguenza un sound che vuol essere sempre diretto e a presa rapida, ed effettivamente la band riesce nell'intento. “Niente di che” include nove brani per una durata complessiva di trentadue minuti, e conosce i suoi momenti migliori nei passaggi più vicini al rock, ma è la voce di Lorenzo Morandi a svettare ed a rappresentare uno degli elementi più preziosi per la proposta della band modenese. “Niente di che” è un album che non ha pretese eccessive e che vuole inserirsi in un calderone pop che, in questo momento storico, in Italia, è in rapido divenire e in pieno ricambio generazionale. La sensazione è che l’esordio dei Malvax possa effettivamente ottenere buoni riscontri in ambito commerciale, data anche la rinnovata attenzione per la musica indipendente, non più confinata all’interno della solita nicchia di ascoltatori. Da un lato è un bene, perché quello di “Niente di che” è un pop gradevole e destinato potenzialmente a larghe fette di pubblico, dall’altro si può correre il rischio di essere snobbati dai musicofili più intransigenti, soltanto perché, appunto, smaccatamente pop. Sarebbe un peccato. (Piergiuseppe Lippolis)