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ROCCO ROSIGNOLI  "Tutto si dimentica"
   (2019 )

“Tutto si dimentica” è il nuovo album di inediti del cantautore parmigiano Rocco Rosignoli, il quarto della sua carriera discografica. Il titolo, come spiegato dallo stesso autore, rappresenta una sorta di monito, perché dimenticare è un pericolo, un errore. Ma è anche un indizio, con il quale Rosignoli dimostra di essersi ormai aperto alla collettività, sulla scia della grande tradizione del genere, abbandonando in maniera quasi definitiva la scrittura intima e autobiografica che aveva contraddistinto i lavori precedenti. In “Tutto si dimentica”, Rosignoli si avvicina alle tematiche sociali e politiche di Claudio Lolli (da lui omaggiato, peraltro, anche nella sua camera ardente), di Fabrizio de Andrè e di Guccini, oltre che a una poetica coheniana. Il cambio di rotta, in termini di scrittura, ha pagato: tutte le canzoni sono perfettamente a fuoco e il livello si mantiene alto dall’inizio alla fine: “Almen nel canto”, dopo pochissimi minuti, alza notevolmente l’asticella con una ballata di resistenza, mentre “Piccola canzone per me (a Claudio Lolli)” concede un incredibile picco emozionale. Poi “Celebravamo cantori anonimi” (in collaborazione con Francesco Pelosi, Alessio Lega, Max Manfredi, Rebi Rivale e Davide Gironimi) canta la protesta, ripercorrendo alcune fasi della storia italiana recente, ma con la lucidità che apparteneva proprio ai grandi del passato. Rocco Rosignoli si è calato in una nuova dimensione che sembra davvero perfetta per lui: ora indossa i panni del cantautore tradizionale, impegnato, e non è un caso che “Tutto si dimentica” sia un album anche abbastanza complesso, nell’accezione più positiva del termine. (Piergiuseppe Lippolis)