recensioni dischi
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ELEVIOLE?  "Dove non si tocca"
   (2019 )

E le viole? Entriamo in un mondo naif con il progetto “Eleviole?”, dove Eleonora Tosca (già voce degli Ariadineve) canta in maniera serena, accompagnata da strumenti acustici (ukulele, toy piano, violino), su fondo elettronico. “Non per forza bastano trent’anni, per diventare grandi” dice in “Tu che non mi manchi più”. Ed è questo lo spirito del disco “Dove non si tocca”, tra i cori ariosi di “Novembre è già qui”, e tra le “dinamo impazzite” dei giri in bicicletta di “Dieci gocce”. Il mostro sotto il letto fa capolino in “Tanti auguri”, “per tirarmi le coperte un po’ più giù”. Il brano è più lento dei primi tre, si inserisce in quel filone pop introspettivo, tanto caro ad Elisa. E qui si esplica il concetto base dell’LP, rivelando una dolce malinconia: “Siamo diventati grandi e per questo un po’ più soli, tanti auguri a me”. Un viaggio compiuto da Eleonora è legato a questo album: un percorso di 600 km in bicicletta, da Oporto (Portogallo) a Finisterre (Spagna). Ne è stato fatto anche un road movie, per la regia di Claudio Del Monte. Dalle suggestioni del viaggio nasce “Dentro questa città”: “Ti porterò negli angoli, nella poesia dei vicoli”. All’incanto degli occhi di bambina, segue un altro elemento infantile: l’alfabeto. Con “A di aria”, la strofa gioca con le lettere: “A di aria, Baci sulla fronte, Calci in faccia, D sono soltanto desideri”. L’elettronica, sempre celata e in secondo piano, si fa un po’ più esplicita in “Come se fossi tu”, sempre però senza disturbare il tenue suono generale, per un brano sulle complicazioni in una relazione: “Siamo strade, ci incrociamo però il semaforo è rotto, e a chi tocca non so”. Un flauto stonato e comico caratterizza “Mi dimentico”, brano simpatico sulle cose che sfuggono alla mente: “Scordare è un’arte sottile, come il ritardo, si sa”. Infine una dedica personale, “Caro Vittorio”: “Vorrei lasciarti andare, non pensare a cosa succede se provi a dimostrare quel coraggio innaturale che ti spinge oltre”. Se volete entrare nel mondo di Eleviole?, la porticina è piccola, basta farsi stretti per scorgere una visione musicale dagli occhi ancora innocenti. (Gilberto Ongaro)