recensioni dischi
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MICHAEL LUKES  "I am"
   (2019 )

Il cantautore anglo/romano Michael Lukes, pur nella sua giovane età, ha ormai notevoli esperienze nel campo della musica. Questo nuovo EP è però il primo interamente in lingua inglese, sia per raggiungere un più vasto mercato sia perché è questa la lingua in cui l’autore riesce ad esprimere meglio le proprie emozioni. È giusto quindi che sia così, visto che il titolo del disco è proprio “I am”, una sorta di autoscatto (o come si dice oggi “selfie”) in musica, un invito ad essere sempre sé stessi, come Michael ha raccontato a Music Map. “Il goal della mia vita è quello di riuscire ad essere sempre me stesso e a non indossare nessuna maschera”, dice l’autore, che ormai vive tra Roma e Londra. E infatti i quattro brani dell’EP hanno un sound Brit pop, che risente delle origini e delle influenze subite dal cantautore. Il primo singolo “Far away” ha un bel testo che parla della distanza che può esserci tra le persone, poi “Life in a bubble” narra del momento di perfetta complicità tra due persone che vorremmo non finisse mai; mentre “Stars” fa notare come siamo tutti uguali, stelle di una stessa costellazione, e la conclusiva “Everything changed” racconta che, quando meno te lo aspetti, nella vita può arrivare una persona che cambia tutte le prospettive. Il disco si chiude con una bella versione acustica di “Far away”, degna conclusione di un progetto interessante, dal sound contemporaneo e gradevole, che ha ottime possibilità di piacere anche al di fuori dei confini italiani. E questo è ciò che auguriamo a Michael Lukes e alla sua band, pronta ad affrontare la prova dei concerti dal vivo in tutta Europa. (Francesco Arcudi)