recensioni dischi
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THE SPELL OF DUCKS  "Soup"
   (2019 )

E’ confortante come un caldo giaciglio “Soup”, ep di sei tracce inedite che segna la nuova prova di The Spell Of Ducks, sestetto torinese nato nel 2015 e già in bella evidenza grazie sia ad una intensa attività on stage che alla partecipazione ad alcune importanti vetrine (Italia’s Got Talent nel 2017, Fiat Music nel 2018).

L’album propone buon materiale registrato con approccio live ben definito dalla presa diretta, dimensione particolarmente adatta a veicolare un folk-rock di stampo sì piuttosto classico e tradizionale, ma comunque elegantemente contrappuntato dagli inserti degli archi di Alberto Occelli e pervaso da una sottile vena melanconica che ne accresce l’impatto.

Tra episodi più riflessivi (“The hunter”) e qualche sortita sostenuta (“So high”, condotta ad un passo che esce dal seminato con brillantezza) spiccano gli accenti country di una pregevole “Tonight” e le atmosfere trasognate della struggente “Silent mind”. A farla da padrone è il bel crooning, profondo ed avvolgente, di Ivan Lionetti, abile nel prendere per mano questi diciassette minuti piacevolmente intimi, bucolici e raccolti, figli di una scrittura docile ed essenziale, non priva di una gradevole, delicata emotività. (Manuel Maverna)