recensioni dischi
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DADO CAPOGNA  "Alieno per metà"
   (2019 )

“Alieno per metà” è il primo album di Davide “Dado” Capogna, artista pugliese che ha avviato il suo progetto solista circa un anno fa, dopo le esperienze con i Cambio Di Rotta e L’Arte Dei Matti. Per questa nuova avventura, Dado è stato aiutato da musicisti con i quali aveva già suonato in passato, rafforzando un sodalizio artistico lungo anni. Nella sua mezz’ora scarsa di durata, “Alieno per metà” si regge su schemi pop (rock), in bilico tra la ricerca di freschezza e sporadici ammiccamenti a sonorità vintage, ed è inaugurato da una titletrack adesiva e subito efficace. “Gente dipendente” ha un accompagnamento più essenziale, mentre entra nel vivo la narrazione dei conflitti interiori che dobbiamo affrontare quotidianamente. Decisamente più sostenuto è il ritmo di “Hanno ammazzato mia nonna (e nessuno se ne è accorto)”, nella quale spicca la vena ironica di Dado. Il disco conosce il suo momento migliore nella fase centrale, con le traiettorie imprevedibili “Mi viene da ridere” e l’umore inquieto di “Dove i pesci affogano”, mentre poco dopo si torna a soluzioni più melodiche (“Polaroid”) e al power pop di “Sempre con Nessie”, la cui satira si fa davvero pungente. La chiosa è affidata a “Trenta denari”, la cui struttura esalta l’interpretazione vocale di Dado. “Alieno per metà” è a tutti gli effetti un nuovo inizio, ma Davide Capogna è riuscito a ripartire anche da alcune certezze: il risultato finale è convincente e figlio di un percorso senza sbavature. (Piergiuseppe Lippolis)