recensioni dischi
   torna all'elenco


MACCHINA PNEUMATICA  "Riflessi e maschere"
   (2019 )

I Macchina Pneumatica sono una band milanese nata inizialmente come power trio da un’idea di Carlo Fiore (tastiere), Carlo Giustiniani (basso) e Michael Nesti (batteria), poi rimpiazzato da Vincenzo Vitagliano. Con l’ingresso in formazione di Vincenzo Gigliotti (voce e chitarra), i Macchina Pneumatica hanno compiuto una decisa virata verso sonorità rock molto vicine a strutture progressive, ma dalle traiettorie mai realmente prevedibili. Il debutto, intitolato “Riflessi e maschere”, si aggrappa proprio a suoni progressive, ma offre qua e là anche sprazzi di heavy e di fusion. La varietà, a livello di composizione, è evidente già a partire dall’opener “Gli abitanti del pianeta”, ragionata e dalle vaghe atmosfere space nella fase centrale. Più schizofrenica la seconda traccia (e primo singolo estratto), “Quadrato”, capace comunque di deflagrare in eleganti passaggi melodici. Dopo la buonissima “Come me”, invece, arrivano i tre brani più lunghi del lotto: prima “Avvoltoi”, in cui si abbracciano jazz e rock in una composizione che sfiora gli otto minuti, poi il prog quasi teatrale di “Sopravvivo per me”, quindi i dieci minuti abbondanti di “Macchina pneumatica”, che si erge a manifesto artistico della band lombarda perché sembra essere la sintesi di tutte le influenze rinvenibili qua e là nel corso dell’ascolto. “Riflessi e maschere” è un esordio solido e convincente, che segna la nascita di una nuova bellissima realtà nel rock italiano. (Piergiuseppe Lippolis)