recensioni dischi
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DANIEL MENCHE  "Melting gravity"
   (2019 )

“Melting gravity” è il nuovo album di Daniel Menche, musicista originario di Portland, Oregon, e con tre decadi di attività musicale alle spalle. Nome piuttosto popolare e autorevole sulla scena sperimentale internazionale, Daniel Menche ha scelto un titolo allegorico, che fa riferimento al desiderio innato di trascendenza e di esperienze extracorporali e alla gravità come elemento in grado di tenerci ancorati alla realtà. Il nuovo album, appena uscito per Sige Records, è concepito come un lungo flusso di bordoni, costruiti attraverso un corpus di strumenti a corda e dalla manipolazione degli effetti elettronici, che generano un sound liquido, ma piuttosto luminoso nel suo lungo incedere. “Melting gravity” risponde a una suddivisione in due pezzi di circa venti minuti, che portano il nome del disco. Il primo si dilata leggermente nella sua fase centrale, dopo un inizio caratterizzato da grovigli e un effetto distorsione. Nel finale, invece, “Melting gravity I” sfuma leggermente, nonostante si staglino, sullo sfondo, le vibrazioni delle corde. Un po’ più sottile è l’apertura di “Melting gravity II”, che s’irrobustisce lentamente fino a suggerire scenari notturni, tra fantascienza e religione. Ma, anche in questo caso, l’atterraggio è morbido e il brano comincia a esaurirsi lentamente attraverso una progressiva rarefazione. “Melting gravity” scalderà il cuore degli appassionati di musica sperimentale, nonché i più attenti conoscitori della vastissima discografia di Daniel Menche, che si conferma capostipite di un genere e di una scuola. (Piergiuseppe Lippolis)