recensioni dischi
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GABRIELE BOMBARDINI  "Rossini, electric relations"
   (2019 )

Nuova proposta solista per Gabriele Bombardini dal titolo "Rossini, Electric Relations", pubblicato per la Blooms Recordings e datato 2019, nato in origine per le coreografie di Daniele Albanese, su commissione del Festival Lugocontemporanea, e solo successivamente divenuto l'attuale album dopo ulteriore ricerca. L'espertissimo artista di Ravenna (ha studiato con Pat Metheny, John Scofield e tanti altri…) propone sonorità interessanti che spaziano dal classico rock, nudo e crudo, condito da intenzioni più melanconiche, come si può evincere già dalla open track "Affections" fino a raggiungere atmosfere più soft quasi psichedeliche. Un album non convenzionale, non commercialmente in linea con le attuali proposte discografiche... ed ecco perchè a noi piace e anche tanto. Gabriele si è lanciato in un’impresa davvero anomala: recuperare lo spirito di Rossini nella musica moderna, riuscendo così a cogliere l'essenza del fare musica originale proponendo strutture dinamiche che trasportano il fortunato ascoltatore verso dimensioni surreali. Un passaggio più vivo e tecnico con le ballate, non a caso, di "Demetrio e Polibio", o se preferite di "Tancredi è Ostinato", che catapultano l'ascolto verso dimensioni più ruvide, energiche ma non troppo, perchè Gabriele sa come dirigere il sound generale, cioè come un vero direttore d'orchestra. "Rossini, Electric Relations" si chiude con brani minimali, le ciliegine su una torta davvero gustosa, dieci brani per una durata di trenta minuti circa, tanto basta per sancire di fatto la bella riuscita di questo terzo album per l'artista ravennate. (Fake!)