recensioni dischi
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PAST PRESENT & TORTUSA  "Eternal return"
   (2019 )

Un'orchestra a tre, come amano definirsi. Questa intelligente collaborazione rappresenta una nuova ondata di musicisti emergenti che incorporano l'elettronica e il campionamento in tempo reale nei loro concerti. Past Present & Tortusa catturano le vibrazioni risonanti dei loro strumenti acustici, aggiungendo voci e manipolazioni sonore di Tortusa, e insieme creano un suono unico con una forte identità.

''Eternal Return'' è una storia distopica raccontata in tre capitoli. Si inizia con il brano "Nowhere", che rappresenta un'utopia onirica, seguito da "Black Mist", dove il conflitto e la disperazione diventano una norma, e il capitolo finale, "Dawn of Hope", che porta in sé la speranza per un futuro nuovo e migliore. L'album e' sicuramente meditativo. Il trio esamina la profondità e l'ampiezza di ogni stato d'animo che la musica evoca. Nulla rimane intatto. Questa è una vera e propria esperienza organica e olistica costruita dall'improvvisazione collettiva con alcune sezioni che si intrecciano per dare coerenza narrativa all'intero album.

Il trio è composto da tre musicisti con molte collaborazioni alle spalle. Tortusa ha fatto musica insieme a Eivind Aarset e Jan Bang, ed è stato nominato per il Norwegian Grammy per il suo album solista. L'aspetto che mi piace di piu' di questo album è il suono delle labbra che fermano l'aria. E' presente qua e là incorniciando egregiamente l'opera. (Matteo Preabianca)