recensioni dischi
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JOHN CHANTLER  "Tomorrow is too late"
   (2019 )

“Tomorrow Is Too Late”, appena uscito per Room40 Records, è il nuovo album di John Chantler, musicista e producer australiano, ma di stanza in Svezia. Commissionato da INA GRM, il gruppo di ricerca musicale parigino, per la rassegna Présences Électronique tenutasi nella capitale francese lo scorso anno, l’album si presenta diviso idealmente in due lati: la title track “Tomorrow Is Too Late”, a sua volta divisa in quattro parti, e “We’re Always at the End”, diviso in tre, per una durata complessiva che si ferma poco sotto i quaranta minuti. “Tomorrow Is Too Late” si colloca nella zona grigia tra ambient, minimalismo e musica sperimentale, presentandosi comunque come uno dei lavori più dinamici di Chantler. L’album si apre con una sorta di drone in lento divenire e che aumenta di intensità prima di schiudersi, aprendo la strada anche al tema della seconda parte, decisamente più scarna. “Part 3” propone un’atmosfera più rarefatta, con suoni stratificati e percussivi sullo sfondo, mentre l’ultima torna a essere essenziale. Le tre parti di “We’re Always at the End” si aprono invece con un brano lungo dodici minuti ed estremamente ipnotico, e proseguono con elucubrazioni da film dell’orrore (“Part 2”) e droni scurissimi (“Part 3”). “Tomorrow Is Too Late” conferma la sensibilità di Chantler come artista sperimentale e conquisterà facilmente tutti i fedelissimi del genere. (Piergiuseppe Lippolis)