recensioni dischi
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CIULLA  "Canzoni dal quarto piano"
   (2019 )

Cantautore interessante, questo Ciulla, siculo-toscano, una nuova bella realtà della musica italiana. Questo “Canzoni dal quarto piano” è un progetto che prende vita da una fase della vita dell’artista che volgeva al termine: stava andando via da Bologna dove abitava (al quarto piano appunto), stava chiudendo una storia con una ragazza e stava formando una band. Nove canzoni tra passato e presente scritte nei mesi di questo periodo di cambiamento. Un bel disco che suona un po’ Cremonini (anche nella composizione, soprattutto nelle ballad), grazie anche al pianoforte sempre in evidenza, un po’ Andrea Nardinocchi nell’uso - moderato - dell’elettronica negli arrangiamenti. Ma innumerevoli sono i riferimenti agli artisti a cui sicuramente Ciulla si è ispirato o a cui comunque deve molto. Impossibile non notare una somiglianza (anche vocale) con Battisti all’inizio del brano “Il mio covo”, irresistibile pezzo pop, che funzionerebbe benissimo in radio. Tra i brani migliori anche la ballata “Io non ho paura” e la bella “Ventisette anni”, con quel riff che ripete “lenzuola consumate dai pensieri” nel testo. Un disco, come dicono le note stampa del progetto, “pieno di mare, di tetti di città.. la fotografia di una camera singola che non esiste più”. Auguriamo a Ciulla che questo disco originale sia solo un promettente inizio di una carriera luminosa. (Francesco Arcudi)