recensioni dischi
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RENAUD-GABRIEL PION  "Spiritus"
   (2019 )

Cominciamo col dire che in questo album c’e’ Bill Frisell. Recensione finita. Però, dovendovi dire qualcosa di piu’, potrei aggiungere che le 14 tracce di ''Spiritus'' sono misteriose e semplici. Lo si evince dall’incipit di tutte le canzoni, soprattutto la terza, ''Quintes'', e la quarta, ''Art in Vain''. Ci sono tributi a David Bowie e Pina Baucsh. Praticamente l’album è un concerto dal vivo. Lo è realisticamente, ma si sente la parte viva di ogni strumento: la marimba di Daniel Ciampolini, le trombe di Gasche, le tube e le composizioni su clarinetto, corno inglese, basharpa e sassofono di Pion. Sono suoni antichi ma moderni. Tutto ''Spiritus'' è un piacevole paradosso e non sto smettendo di ascoltarlo da una settimana intera. Tutto non funziona alla perfezione... per funzionare. Minimalismo, improvvisazioni, strumenti aumentati. Questa la ricetta del nuovo capolavoro, pubblicato da RadioFrance Editions. Tuttavia è l’ensemble che fa la differenza. Prendendo musicisti di estrazioni musicali simili, ma geograficamente lontani, il compositore francese ha creato la semplicità in musica. E (non) è poco. (Matteo Preabianca)