recensioni dischi
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SUSANNE SKOG  "Siberia/Sirens"
   (2019 )

L'opera di Susanne Skog nell'ambito della sound art e della composizione affonda le sue radici in forme d'arte narrativa, radioamatoriali, radiodramma e documentari. La sua opera d'arte si evolve dalle proprie registrazioni raccolte in tutto il mondo, materiale sonoro che trasforma in nuove forme ed espressioni, attriti e correlazioni, spesso considerando i movimenti e la spazializzazione come elemento vitale. Il suo ultimo lavoro, appena uscito per Fylkingen Records, è diviso in due parti. ''Siberia'' è basata sulle registrazioni di un viaggio di 205 ore / 9288 chilometri in treno da Mosca a Vladivostok nel settembre 2015, ed è composta, montata e mixata da Susanne Skog al BAC (Baltic Art Center, Visby, Svezia) e all'Electronic Music Studio (EMS, Stoccolma, Svezia 2015), con prima rappresentazione alla Experimental Intermedia di New York nel dicembre 2015. ''Sirene'' è invece basata su una selezione tratta da molti anni di registrazioni di sirene provenienti da tutto il mondo. In questo lavoro: Tokyo, Naha/Okinawa, Hiroshima, New York, Atene e Rotterdam, raccolte tra il 2013 ed il 2017, il tutto composto, montato e mixato da Susanne Skog al VICC (Visby International Center of Composers, Visby, Svezia), e all'Electronic Music Studio (EMS, Stoccolma, Svezia). Prima in settembre - ottobre 2019 a Fylkingen, Stoccolma. Avendo fatto lo stesso percorso di viaggio pochi mesi fa, non vedevo l'ora di ascoltare ''Siberia''. In realtà ne sono rimasto deluso, quello che la Skog ha registrato non fa minimamente pensare alla Siberia, tantomeno alla rotta transiberiana della più lunga rete ferroviaria al mondo. Preferisco ''Sirene'', almeno, non esistendo, te le puoi immaginare come vuoi... (Matteo Preabianca)