recensioni dischi
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LAURA PIZZARELLI  "Post millennio"
   (2020 )

La sedimentazione di idee, pensieri ed emozioni prendono forma e si concretizzano con l’aiuto di una campagna di crowdfunding. E si realizza il sogno di una giovane cantautrice. Sembra solo una storia a buon fine ma è ciò che è alla base di questo EP. Quattro brani, tutti inerenti a preoccupazioni generazionali di “quelli” appartenenti a questo tempo, che sono “venuti dopo” e sono pertanto cresciuti nella bolla temporale dell’inafferrabile “post qualcosa”. A grandi linee, è la realtà semplice alla base del progetto. E se è anche vero che sia oramai quasi impossibile proporre qualcosa di originale, che non sia già stato proposto in tutti i generi musicali, è pur vero che esiste quell’ancora di salvezza denominata “autenticità”, che salva l’arte dal baratro della bocciatura. Il significato e la bellezza potrebbero essere insiti nel fatto di essere semplicemente veri. Dunque, la semplicità e l’autenticità. E tali caratteristiche sicuramente non mancano a questa release di poco più di 14 minuti. E si evincono dai testi e da una certa (positiva) acerbezza generale. Anche dal singolare modo di cantare dell’artista, che non fa acrobazie vocali e spesso allinea i testi alle linee del cantato in maniera, forse, un po' troppo forzata. Sicuramente è la volontà di esprimersi che non è del tutto cosciente del proprio potenziale. Trattasi di genuinità e nulla è pensato a tavolino, circa il comunque apprezzabile intento di mettere in musica emozioni. E lo stesso si riflette anche nell’immagine scelta per il lancio del progetto. Quell’immagine della cantautrice in giacca color tortora, così sobria, semplice, con lo sguardo fisso e simpaticamente serioso. Il genere musicale poi si potrebbe definire pop, radiofonico, leggero, proponibile in gran parte dei contest televisivi. Un genere che certamente non disturba, al di là delle preferenze musicali. Frutto anche del lavoro di produzione artistica del producer e musicista pugliese Molla. Brani come “Ma lo sai?” sono di quelli tipici estivi, che fanno da sottofondo primo-pomeridiano a comitive di ventenni indugianti, presso i bar in riva al mare. Tra un tuffo e l’altro. “Il tuo amore non è più”, col suo ritmo misurato e la melodia non del tutto scanzonata, dà invece l’impressione di essere un po’ più riflessivo e pertanto proiettato verso ascolti un po’ più rilassati del precedente. Sembra voler affermare che è quello il punto di partenza del prossimo album. “C. Colombo” e “Gomme da masticare” sono relegati, chi più e chi meno, all’interno di queste espressioni musicali e non aggiungono o tolgono alcunché a quanto sopra detto. Complessivamente quindi “Post Millennio” è una release che annuncia al pubblico, dedito alla musica leggera o pop italiano, la nascita artistica di una cantautrice, che muove i primi passi e sperimenta e si prepara al fine di meglio gestire il suo potenziale. Alla prossima release sapremo meglio valutare i progressi di questa scelta. L’importante è che non perda il motivo principale che la porta al pubblico, l’autenticità. (Vito Pagliarulo)