recensioni dischi
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JOHN CHANTLER & JOHANNES LUND  "Andersabo"
   (2020 )

John Chantler è un musicista prolifico. Ha da poco realizzato una collaborazione con Steve Noble e Seymour Wright, creando una session live chiamata “Atlantis”, di cui discutiamo a questo link: http://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=7409, e, non ancora contento, esce già con un’altra collaborazione. Stavolta il featuring è con il sassofonista Johannes Lund. Quel che nasce è “Andersabo” (album appena uscito per Johs & John Records), che come “Atlantis” richiama fortemente uno spazio lontano, ma stavolta non sommerso, bensì terrestre e sconfinato. Il vinile è composto di tre capitoli. “Back of the house” sono quattordici minuti di caos organizzato: una fittissima e costante texture di sax intermittente, assieme ad elettronica tagliente. “Open field & forest” si apre con un pad, cioè un fondo costante, e ci immergiamo in un’ambientazione naturale fatta di insetti ed aria in presa diretta. Al centro di questi cinque minuti, fa contrasto la presenza di ferraglia mossa: sembra un’imponente struttura trascinata in un magazzino. “Under barn floor” infine sono i diciassette minuti migliori, per quanto concerne lo straniamento totale. L’ambientazione naturale viene geneticamente modificata dalla presenza dell’organo a pedali di John Chantler, e dal loop continuo di sassofono basso, avviato da Lund. Il risultato è un grande senso di vastità e al contempo di angoscia, che ricorda gli affreschi cinematografici impressi nella mente da “The Stalker” di Tarkovsky. Gli insetti e l’ambiente vengono ad un certo punto disturbati dall’arrivo di un trattore in strada. Natura e uomo: in questa osservazione acustica sono nascosti i massimi sistemi. (Gilberto Ongaro)