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I TRILLICI  "Così underground che mi vorrei seppellire"
   (2020 )

I Trillici già in sede di debutto, con il loro album/EP ''Così underground che mi vorrei seppellire'', dichiarano un'aperta volontà di esprimere tutta la loro 'depressione adolescenziale' in chiave umoristica ed ironica, attraverso quelle che loro stessi chiamano musicalmente 'distorsioni ingiustificabili'.

Zamba, Pinca ed Enea, i tre allegri ragazzi più che vivi in questo trittico indie-pop rockeggiante a tratti irriverente, difatti sperimentano miscele di suoni che rendono il loro sound interessante e piacevole da ascoltare. Tuttavia i contenuti a volte 'politicamente incorretti', rischiano alla lunga di risultare un po' fini a sé stessi.

Il trio è certamente composto da elementi giovani ed è plausibile che, nella vecchia idea di indie, tutto sia lecito, nell'espressività e nella voglia di vomitare fuori ciò che non è in linea con le proprie idee ed i propri gusti. Ma se si vuole passare dalla cantina del qualunquismo al mondo lì fuori, serve farsi una buona dose di esperienza di vita ed entrare in uno stato di condivisione sociale ben più profonda, dove è importante allargare le proprie frontiere culturali.

Lo status anticonformista dell'artista è indubbiamente ingrediente fondamentale, così com'è condivisibile l'uso di autoironia e sarcasmo quali elementi che aiutano a non far mai prendere troppo sul serio i malesseri della vita, ma la musica ha pur sempre la responsabilità di esprimere un messaggio universale. Quando I Trillici avranno modo di approfondire questo aspetto, la loro direzione espressiva sarà certamente ancor più definita e coinvolgente. (Alessandro Buono)