recensioni dischi
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DEMONHEAD  "Black devil lies"
   (2020 )

A cinque anni dal debutto con “Bring On The Doom”, il quartetto australiano Demonhead è tornato con “Black Devil Lies”, un album che prosegue nell’esplorazione di sentieri metal già solcati in passato, affidandosi ancora a un repertorio di nomi e immagini forti con intento ironico e caricaturale. I pezzi di “Black Devil Lies” sono dieci, a cui vanno aggiunte tre bonus track, una delle quali, la versione live di “Dopetown”, appare solamente nella versione europea dell’album. Per tutta la sua durata, l’album rimane in equilibrio tra il richiamo alle tradizioni, con l’influenza riconoscibile dei grandi maestri del genere, e qualche spinta più modernista, con elementi di groove metal che si sposano bene con l’heavy classico. L’impatto è positivo con “Against The Grain”, con qualche eco Black Sabbath, e il livello si mantiene buono anche con “The Ritual”, impreziosita da un’interpretazione vocale di spessore, ma due dei passaggi migliori sono stipati verso la conclusione: “Face Your Demons”, col suo refrain adesivo, e “Double Cross The Dead”, che invece si avvicina agli Iron Maiden. I Demonhead confermano le buone sensazioni già offerte un lustro fa, tornando con un album che non si propone di innovare il genere, ma di interpretarlo con buona tecnica e personalità. (Piergiuseppe Lippolis)