recensioni dischi
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LE FASI  "Edèra"
   (2020 )

“Edèra” è il nuovo album dei Le Fasi, band napoletana in attività da circa otto anni e tornata a quattro anni dal precedente “Lucida Follia”. “Edèra” condensa nove brani in circa mezz’ora di musica e muove ancora da basi pop rock, ma, oltre a mescolare italiano e dialetto partenopeo, incorpora influenze diverse, spostando l’asticella più in alto rispetto al passato: un esperimento coraggioso, ma che ha decisamente pagato. Le sensazioni sono positive a partire dall’opener (“Camelia”), che si snoda su un basso funky, mentre la successiva “Via Roma” mostra un potenziale pop notevole e non è un caso che sia stata scelta come singolo di lancio. Decisamente più muscolare, al contrario, è la successiva “Dint E Man”: una virata chiara e netta in territori rock, che precede l’intimismo di “Ibrido” e “Nient A’ Perdere”, un pezzo leggero e dal ritornello adesivo, ma impreziosito da ottimi ricami musicali che testimoniano un livello di cura importante. “Solo” immerge l'ascoltatore in un’atmosfera quasi dream pop, fra le più belle dell’album, ma il livello rimane buonissimo anche in chiusura: ci sono le influenze partenopee vecchie e nuove in “Centro Commerciale”, mentre “O Stupure Do Munno” offre un tocco vagamente retrò in un pezzo rock melodico. A suggellare “Edèra” è “Connola Senza Mamma”, in grado di ribadire la straordinaria duttilità di una lingua che si è prestata, nel corso della storia, a diversi generi e con la medesima grazia. “Edèra” è un lavoro che, pur ascrivibile a un genere parecchio praticato in Italia, non si vincola ai canoni estetici prevalenti e cerca una strada propria, dimostrando autenticità e freschezza. (Piergiuseppe Lippolis)