recensioni dischi
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TINA TURNER  "Private dancer"
   (1984 )

Nei primi anni '80 Tina Turner è una stella del soul un po' appannata, dopo che il distacco da suo marito Ike Turner, nel 1976, l'ha lasciata in gravi difficoltà economiche e artistiche. La sua forza resta la straordinaria abilità di performer e, proprio grazie ad una instancabile attività live, comincia un progressivo ritorno di interesse nei suoi confronti, particolarmente da parte di quel pubblico europeo che, fin dagli anni sessanta, era rimasto colpito dalla carica energetica della Ike & Tina Turner Revue.

Nel 1983 una serie di collaborazioni con gli eroi del tecnopop inglese Heaven 17 frutta la pubblicazione di un singolo, la "Let's Stay Together" portata al successo da Al Green. Il brano riceve meritatamente un'ottima accoglienza, prima in Europa e poi anche negli Stati Uniti; la Turner si trova inaspettatamente sollecitata dai suoi discografici a completare in fretta un nuovo album di inediti.

Il nuovo album si chiama "Private Dancer" e viene pubblicato nel giugno del 1984, assemblando cover di classici del passato a brani contemporanei poco conosciuti. Quello che, in teoria, poteva essere un buco nell'acqua, si rivela invece uno dei dischi più apprezzati dell'anno. Tina è all'apice della forma e da ogni singola nota trasuda la voglia e l'urgenza di ritornare in cima; la voce è perfettamente a suo agio tra gli arrangiamenti moderni e pulsanti, assolutamente in linea con i suoni del momento. In particolare "What's love got to do with it", brano rifiutato da altri artisti del periodo (una versione dei Bucks Fizz rimarrà inedita fino agli anni 2000) e registrato da una Tina poco convinta, diventa un singolo di successo planetario, regalandole il primo (e finora unico) numero uno della classifica americana dei singoli. Tutto il resto dell'album è di una forza ancora oggi sorprendente: brani come "Better Be Good To Me" o la sensuale title track, scritta da Mark Knopfler, diventano altri singoli di successo, e altre efficaci cover come "I Can't Stand The Rain" o "1984" (da "Diamond Dogs" di David Bowie) mostrano al meglio la sua classe di interprete.

Tina Turner in pochi mesi si ritrova così ad essere una star mondiale, come e più di prima, acclamata anche dal pubblico giovane di MTV. Nel biennio che segue il suo status sarà confermato da un tour mondiale di enorme successo, da un ruolo di coprotagonista nel film ''Mad Max oltre la sfera del tuono'' (con Mel Gibson) e da altre collaborazioni ed apparizioni prestigiose, al fianco di star come Bryan Adams, David Bowie e Eric Clapton. (Andrea Maggiore)