recensioni dischi
   torna all'elenco


OZNOR  "Shattered illusions"
   (2020 )

OzNor è il progetto solista di Norbert Ozogany, chitarrista slovacco attivo già da qualche anno e da poco giunto al debutto discografico con “Shattered Illusions”, che raccoglie alcune demo realizzate nel corso del decennio appena terminato. Fortemente influenzato da un heavy metal abbastanza classicheggiante, l’album include cinque brani, per una durata complessiva di poco superiore ai ventitré minuti, che si riferiscono allo stato d’animo di chi deve affrontare una qualsivoglia delusione e muovono dall’urgenza di ripartire e reagire, come potrebbe suggerire il titolo. Ad aprire l’album è la titletrack, con una batteria martellante a spianare la strada per quattro minuti abbondanti di evoluzioni chitarristiche, e una seconda metà dominata da assoli e distorsioni, dopo un inizio un po’ più ragionato. “Lost Dreams” si snoda su un passo generalmente più lento della precedente, eccezion fatta per una robustissima fase centrale. La coda, invece, è decisamente più morbida e onirica. La successiva “Contemplations”, a dispetto del titolo, immerge in un’atmosfera elettrica, poi “Silver Lining” propone uno schema heavy metal abbastanza classico. “Piece Of Mind” è il sigillo finale: quasi un continuo rombo di motore e solo sporadiche aperture per un pezzo che comunque non si discosta particolarmente dai precedenti. “Shattered Illusions” è un lavoro che esprime perfettamente il sentimento che vuole raccontare, ma appare un po’ ridondante nel suo percorso. (Piergiuseppe Lippolis)