recensioni dischi
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BITTER MOON  "The world above"
   (2020 )

“The World Above” è l’opera prima del duo svizzero Bitter Moon, composto da Réka Csizsér e Simon Bernardoni. Pubblicato a inizio maggio, l’album ha visto la presenza alle percussioni di Nic Mauskovic, già protagonista con Mauskovic Dance Band e Altin Gun, la produzione del polistrumentista olandese Jacco Gardner e il mastering di Simon Heyworth, che in passato aveva collaborato con artisti del calibro di Tangerine Dream, Nick Cave e Brian Eno. Basterebbe tutto questo come garanzia di qualità e, nel corso dei quasi quaranta minuti, “The World Above” non tradisce le attese. È difficile racchiudere l’album all’interno di un singolo genere musicale, data la coesistenza di un synth pop curatissimo, aperture ambient e krautrock, immersi in un’atmosfera che si fa spesso filmica. Il pulsare di “Zenos Paradox” è l’esempio calzante del lato kosmische del sound Bitter Moon, poi “Images” ricama del pop di qualità sulle deliziose percussioni di Mauskovic. “Spurlos” ci porta in lande care ai Kraftwerk, “Eva” potenzialmente anche su una dancefloor, seguendo un’ottima progressione che parte a metà brano. Un senso di inquietudine pervade la rarefatta “Formlos”, mentre la titletrack si lascia dominare dai synth analogici. “Gloria” torna a sedurre col pop, ma si ritorna prepotentemente in ambientazioni simil-kraut con “Still Stiller”, prima della lunga cavalcata di “Kontaktseinheit”, dove confluiscono diverse delle idee forti di “The World Above”. E' un ottimo debutto, questo, per un duo che dimostra già di avere idee chiarissime e una grandissima squadra alle spalle. (Piergiuseppe Lippolis)