recensioni dischi
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BAD AS  "Crucified society"
   (2020 )

A due anni di distanza da “Midnight Curse”, sono tornati i Bad As, quartetto metal nostrano. Il nuovo album si intitola “Crucified Society” e, come facilmente evocato dal titolo, lo sguardo sulla nostra società e sul nostro presente è severo ed estremamente critico: dai social alla questione ambientale, i Bad As trovano anche il tempo di descrivere con una certa cura momenti universali legati a sentimenti negativi, come la fine di una storia d’amore, l’assenza e la depressione. Sul piano musicale, i Bad As inseguono un heavy metal piuttosto dinamico e mai troppo schiavo della tradizione: le linee di basso sono robuste e giocano un ruolo importante, la chitarra traccia riff possenti, ma concede aperture melodiche, la batteria detta i tempi di brani mai troppo simili fra loro ma sempre coerenti con l’obiettivo finale. Il disco conosce il suo momento migliore con il trittico di brani composto da “Free Falling”, contaminato e carico di groove, “Divided”, che flirta con qualche soluzione progressive, e l’elegantissima “Mind Kind”, che alterna momenti di ferocia assoluta a passaggi più ragionati, prima di un finale incendiario. I Bad As sembrano aver trovato la propria strada, confezionando un prodotto che non manifesta particolari segni di debolezza e convince per tutta la sua durata. (Piergiuseppe Lippolis)