recensioni dischi
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HOUSES OF HEAVEN  "Silent places"
   (2020 )

Adatto come partitura perfetta alla classica scena da nightclub in un film di vampiri, l'album (appena uscito per Felte Records) appare gotico al primo ascolto ma si distingue per l'uso di synth a strati, chitarre, percussioni elettroniche, batteria dal vivo ed effetti dub, in un intrico di ritmi industriali e techno dei bei (o brutti?) tempi che furono...

''Silent Places'' e' pieno di suoni. Troppi. I tamburi Taiko danno l' apertura a ''Dissolve the Floor'', il brano più pronto per i club, prima di portare nuove voci a forma di onda.

In ''A Place Between'', sentiamo un canto gregoriano sui cori, con percussioni legittime e un battito metallico industriale che scatena un'isteria indotta dalla trance finale. ''Time Apart'', e' invece una dark dance anni '80.

Non avrei dovuto guardare le loro foto su internet. Cerchero' di non essere influenzato dal batterista (credo sia lui) assomigliante a un Klark Kent in pensione.

''Silent Places'' è tanto sperimentale quanto Lady Gaga e Madonna. Per gli appassionati di musica industriale, l'album è fresco in apparenza, con un po' di muffa intorno... Per coloro che amano la musica lunatica, "Silent Places" è un album affascinante, come quando il tuo cane inclina la testa perche' non ti comprende.

Consigliato agli amanti di Buffy l'Ammazzavampiri. (Matteo Preabianca)