recensioni dischi
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THE WORM OUROBOROS  "Endless way from you"
   (2020 )

Se le matrici del progressive rock vanno inequivocabilmente cercate nei primi seventies, ovvero in quel magico ed irripetibile connubio fra i fermenti musicali del mondo anglosassone e le speculari risonanze nel mare nostrum tricolore, la sua rinascita dopo il letargo dei laccati anni Ottanta ha visto ricomporsi formazioni storiche (con opportuni cambi di rotta) e salire alla ribalta nuovi protagonisti. Il progressive aveva bisogno di nuova linfa per adattarsi alla mutata Weltanschauung: dalle sane contaminazioni con le componenti più tecniche dell’heavy metal unite alla riscoperta e alla reintroduzione delle radici classiche, si sono sviluppati filoni espressivi in varie parti d’Europa (e del mondo) tutt’ora in auge, a dispetto di coloro che intendevano sentenziarne la “morte” o il “superamento” di fronte al “nuovo che avanza(va)”, come il punk o la disco music.

Basti pensare ai paesi nordici, con la prestigiosa scuola scandinava che vanta nomi di prim’ordine quali Flower Kings, Kaipa, Pain of Salvation, Opeth, Anglagard, Anekdoten ed altri ancora). Dai primi anni duemila anche i paesi dell’Est europeo hanno dato (e stanno dando tuttora) un rilevante contributo (Riverside e Satellite per intenderci, e ci fermiamo qua), ma non eravamo ancora a conoscenza di quei fermenti bielorussi (ci viene in soccorso la massima socratica “sapere è saper di non sapere” ) che - giochiamo d’anticipo - sono in grado di stuzzicare i sofisticati gusti musicali dei progster, e in particolare della band di cui andiamo ad occuparci [Sergey Gvozdyukevich - tastiere, basso, chitarra acustica, flauti, voice; Vladimir Sobolevsky - tastiere, basso, chitarre; Mikhail Kinchin, batteria; con Vitaly Appow, fagotto; Aliona Sukliyan, oboe; Alexandra Gankova, vibrafono, xylofono, timpani] dal nome altamente simbolico: The WORM OUROBOROS, la cui immagine circolare, legata alla tradizione alchemica e ripresa dalla psicologia analitica di Jung, raffigura un serpente-drago che si morde la coda. Il simbolo racchiude un’ampia varietà di significati comprendenti unità, totalità, ciclicità del tempo.

Uscito nel periodo natalizio del 2019, Endless way from you fa seguito a Of Things That Never Were realizzato nel 2013, ed è targato Lizard Records, che pianta così un altro significativo paletto musicale fuori dai confini italiani. Con questo disco la formazione bielorussa riesce nella difficile impresa di coniugare i richiami alle tradizioni (principalmente, la scuola di Canterbury) ed una apprezzabile personalità favorita da un originale stile degli arrangiamenti che va di pari passo con il disinvolto utilizzo di strumenti classici (fagotto, vibrafoni, timpani).

Il brano introduttivo (Cycles) esprime un’atmosfera distesa guidata da un flauto che fa da protagonista - elemento non frequente visto che spesso le sue parti consistono in assoli o sono per lo più limitate all’accompagnamento - invitandoci in un immaginario volo sopra ampi spazi aperti ben raffigurati dai colori pastello che compongono l’artwork. Si snodano imperiose le tracce a seguire (Clouds to owing mills, Stone and Lydia, Quest of the kingfisher), vive e scorrevoli, mettendo in mostra un collettivo dove i singoli musicisti sanno ritagliarsi importanti momenti individuali imponendosi con apprezzabili doti tecniche. L’avvicendarsi dei nove brani non mostra cadute di tono, a tal punto che la continua e frizzante cascata di note unita alla quasi totale assenza di vocalità (limitata a solo poche battute nei brani 6 - Ascension - e 8 - The Whistler) rischia di farci smarrire nelle sue complesse trame melodiche. Una volta presa dimestichezza con il terreno, però, si afferma la netta impressione di un disco vivo, allegro, che riesce a comunicare benefiche sensazioni di una leggerezza non naif ma frutto di una conquistata sintesi che ha attraversato momenti di tensione, in linea con quanto esprime il simbolo che da il nome alla band. Si arriva così alla fine senza tirare il fiato ma in assenza di pesantezza: provare per credere. (MauroProg&AlbeSound )