recensioni dischi
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SENHOR MUTRIO  "Falso d'autore"
   (2020 )

Bravi ma basta. Dovrebbe essere la mia rubrica qui. Pero' questi sono bravi davvero. Niente di nuovo, intendiamoci, ma chissenefrega. Il trio palermitano porta buon umore, ma non di quello spiccio. Riflessivi, goliardici senza scadere, nostalgici e un po' carioca. Il testo della canzone di apertura, ''Falso d'autore'', e' lucida poesia: “chiedi a una farfalla se ha scelto il suo colore”. Poi si passa a “Mavascass” con il suo inglese educato britannico, accompagnato da un carnevale di suoni. Tra l'altro credo (credo?) sia una parolaccia a meta' in palerminano. Non so se il trio abbia studiato questa mossa, ma se scrivete “mavascass” sul motore di ricerca, le prime tre voci sono proprio dedicate al Senhor MuTrìo. Parlano di donne, amici, Rembrandt, chitarre fancheggianti (non fanculanti), trombe dal sapore di jazz improvvisato, quello dei bei tempi, fatto proprio bene. L'unica cosa che a me non convince sono i cori, troppo ''Stayin' Alive'', ma forse sono voluti. Lei mie tracce preferite sono ''Sicomoro'' e ''Novembre''. La prima inizia con uno pseudo-swing e la frase “posso ancora dare un senso ai tuoi occhi o mettermi a dormire”. Una canzone liberatoria. La seconda, ''Novembre'', e' il brano d'amore dell'album. E qui la voce di Samuele Spilla non rende come nei brani piu' movimentati. Pero', ripeto, chissenefrega. Ottimi musicisti. (Matteo Preabianca)