recensioni dischi
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MALBIANCO  "Galline elettriche"
   (2020 )

Pungente con brio ed agitato da sventagliate di elettricità, che visto l’andazzo generale imperante non sono mai di troppo, “Galline elettriche“ ripresenta il trio irpino Malbianco su label Sorry Mom! a a cinque anni da “Bloom bloom”.

Carlo, Antonio e Ale – sempre senza batterista, ma con una gran bella drum machine – imbastiscono ventotto minuti tirati come una corda tesa che sembrano a tratti scherzare con irriverenza, ma ben presto si rivelano per quello che sono: dieci bastonate disallineate memori dei ruggenti Novanta che furono, tra vestigia degli Afterhours dei bei tempi d’oro (“Surf in minore”) e qualche azzardo cattivello à la Cloud Nothings (“Nico biscuits”), in un vortice di ritmo incalzante e chitarre assassine (“Sincero”), accelerazioni spinose e perfino piccoli ammiccamenti alla platea (“Sono una bomba!”).

Nel frullatore finiscono schegge di psichedelia inacidita (“Bubblegun”, “La collana di tripo”) e accenni di piccato sdegno à la Zen Circus (“Esplodo nel brodo”) alla ricerca del gancio, del guizzo, sporadicamente anche del ritornello ad effetto, ma non troppo: mai banale, sempre a un passo dal baratro e a due passi da qualsiasi concessione al comune senso della canzonetta. (Manuel Maverna)