recensioni dischi
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TRIO TRASH  "A spectacle and nothing strange"
   (2004 )

Allora, cosa si può fare con un portatile, una tromba, una kalimba, una chitarra, una tastiera e dei campioni? Semplice: niente di strano! Tre ragazzi, provenienti dalla fredda Danimarca, ci sollazzano le orecchie con i più svariati suoni: detta così, sembrerebbe la solita zuppa microtonale, ma è esattamente il contrario. Più che un trio, è un supertrio, più che un disco è un tripudio di suoni multi-informatici ed accattivanti. Il loro album, composto da 8 tracks, scorre veramente bene. Lo ascolto quasi tutti i giorni, per tentare di percepire da dove hanno preso spunto per le loro idee, ma non ci sono riuscito. Sono una spanna sopra tutti noi. Brano cult: “Pda colonial”. (Matteo Preabianca)