recensioni dischi
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ODRZ & SISTO PALOMBELLA  "Odrz 70"
   (2020 )

Questo lavoro nasce dall'incontro di una insolita orchestra post-noise e un suonatore di synth accordion, cioe' una fisarmonica con suoni anche elettronici. L'album è composto da due tracce da piu' di dieci minuti l'una. Un esperimento interessante. Lo definisco esperimento poiché non riesco a comprendere dove voglia andare, ammesso e concesso che non voglia stare fermo. Delle due, preferisco la seconda traccia poiche' piu' originale della prima. Soprattutto nei primi 4 minuti, mi sono divertito nel cercare di riconoscere i suoni e gli strumenti utilizzati. Ci sono riuscito parzialmente e mi va bene cosi. Il lavoro di questi artisti ha fatto centro, coinvolgendomi come ascoltatore curioso. Io lo definirei un disco post-metal. L'evoluzione degli Iron Maiden, senza Dickinson e Harris. E' un disco molto scuro con pochissimi spiragli di luce, i quali ti riportano alla disperazione dell'oscurità nostalgica della fisarmonica. Palombella sterza dal classico al moderno, improvvisando sopra la pazzia centellinata di ODRZ. Le tracce sembra seguano un'alba e tramonto tutte personali. Senza luce. E non è certo una sensazione negativa. (Matteo Preabianca)