recensioni dischi
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ROSENKREUTZ  "Divide et impera"
   (2020 )

Seconda uscita del gruppo Røsenkreütz a cinque anni di distanza dal loro primo album “Back to the stars”. Il titolo di questo nuovo capitolo “Divide et impera” si rifà ad un motto latino che indica come la divisione tra i popoli favorisca chi vuole dominarli. Il gruppo, del factotum Fabio Serra (polistrumentista e produttore), propone uno stile musicale rock progressive con richiami al genere anni '70/'80 in cui affonda chiaramente le proprie radici. Già le prime note di “Freefall”, traccia di apertura del disco, ci ricordano timbriche tipicamente ottantottiane con un’energia che ritroviamo anche nella successiva spumeggiante “Imaginary friend”, brano dalle continue, vivaci variazioni e brillanti fraseggi strumentali. “The candle in the glass” è un momento soft di atmosfera vellutata ed intimista: una ballata eseguita con maestria, dove il cantato morbido e raffinato offre una musicalità calda e coinvolgente. “I know I know” ci risveglia dalle atmosfere dolci e pacate con un rock trascinante e graffiante pur con brevi inserti di componenti più melodiche. La sognante introduzione acustica di “Aurelia” ci riconduce ad un clima più romantico e disteso, impreziosito dal sapiente lavoro del piano. “True lies” ripropone l’alternanza tra brani soft ed elettrici ritornando a sonorità più direttamente rock. L’altalena musicale torna nuovamente a ritmi più gentili con “Sorry and” per un’ultima gradevole ballata. Chiusura in bellezza con “The collector”, lunga suite che conclude l’album, brano in cui il gruppo scioglie le proprie briglie dando vita ad un’ispirata, vorticosa, intensa cavalcata musicale nello stellare universo progressive. Ottimo album, ispirato e frizzante, che strizza l’occhio al passato, ma non per questo pecca di originalità e creatività. Da non perdere. (Albesound)