recensioni dischi
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WON 3  "Thoughts in the fridge"
   (2020 )

Il trio Won 3, formato da Dario Carnevale, Luca Lo Bianco e Silvano Borzacchiello, torna con Thoughts in the Fridge, otto brani originali di grande qualità, un jazz rilassante e sensuale, sinuoso e leggiadro, che contagia con il suo andamento abbacinante e sornione.

Thoughts in the Fridge è un disco affascinante e brillante, che ipnotizza con il suo procedere polveroso e silenzioso, un passo che sembra perdersi in lontananza, che si allontana finché il nostro sguardo non lo perde completamente. Dario Carnevale accarezza i suoi pianoforte e Rhodes, Luca Lo Bianco pizzica il contrabbasso e Silvano Borzacchiello sfiora la batteria. Tutti e tre danno vita a un jazz vitale e brutale, di respiro amplissimo, complicato ma al tempo stesso godibile, schietto.

Gli otto brani si susseguono con una continuità epica, dolce, sinuosa, caratterizzati da un jazz acustico che è moderno ma che sembra provenire da un altro mondo e da un altro tempo. “Inganni e Ritardi” è poetica, è come gocce di pioggia nel vento, che toccano appena e scivolano via subito, rimanendo però impresse sui capelli e sul volto. La title track “Thoughts in the Fridge” è avvinghiante e avvolgente, non ti lascia andare e sembra trattenerti e sedurti dall’inizio alla fine. “Interpolation” è andante e ritmata, seducente, estroversa, mentre “Kintsugi” appassiona e coinvolge grazie a una batteria splendida che si intreccia coi meravigliosi fraseggi di piano e di contrabbasso.

In questo panorama di citazionismo e di innovazione, il disco regala grandi emozioni. Basti pensare alla luccicante “Are You All the Things”, che si muove in dimensioni non lontane da quelle del quasi omonimo standard, rivisitato qui in modo nuovo, in una sorta di divertissment, e a “Notturno”, che conduce in un sogno che è un po’ speranza e un po’ incubo. “Dani Celere (Ma Non Troppo)” è un pezzo acido, acceso, infiammato, che conduce sapientemente nella malinconica chiusura affidata a “Dolomiti Alto Samba”, luminosa e dolcissima, che sigilla con eleganza un disco riuscito. Il trio si muove con dimestichezza e scioltezza. Ha capacità enormi e si vede. Raffinato e affamato, il loro sound è trascinante e rasserenante al medesimo tempo, e colpisce senza far male. (Samuele Conficoni)