recensioni dischi
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DEAD TREE SEEDS  "Push the button"
   (2020 )

A sette anni di distanza dal debutto ufficiale con “Seeds of Thrash”, i francesi Dead Tree Seeds, nati nel 2009 dalle ceneri dei Triakanthos, sono tornati con un nuovo album intitolato “Push the Button”. Dieci brani per circa tre quarti d’ora di durata, “Push the Button” cerca di richiamare i grandi maestri del genere, soprattutto Slayer, Metallica e Megadeth, anche nelle sue derivazioni più groovy, prendendo come riferimenti Pantera e Testament, ma fatica a slegarsi dalla tradizione più europea del thrash. Col passare dei minuti, purtroppo, “Seeds of Thrash” manifesta diversi limiti: il primo, che per forza di cose inficia tutto l’album, è una produzione approssimativa, che non esalta granché un suono già di per sé parecchio diretto e non particolarmente ricamato; il secondo è la ripetitività dei brani, che seguono ossessivamente il medesimo schema. Nel complesso, si ha la sensazione di ascoltare un disco ancora acerbo e per larghi tratti prevedibile, che conosce i suoi momenti migliori dalla titletrack, stipata al centro, in poi: “Push the Button” mostra qualche spunto più interessante rispetto agli episodi precedenti, ma, in particolare, il meglio arriva con le variazioni di “Abjection” e “Shotdead”, cioè quando i i Dead Tree Seeds osano qualcosa in più e spostano l’asticella più in alto. Nonostante la sua lunga gestazione, la nuova fatica discografica dei Dead Tree Seeds appare debole sotto diversi aspetti e, in vista del futuro, per i francesi sarà necessario correre qualche rischio in più. (Piergiuseppe Lippolis)