recensioni dischi
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THE TOUCHABLES  "Svart/Hvitt"
   (2021 )

Andiamo a parlare di questi compositori norvegesi, giunti in quest'occasione al secondo album (il primo, però, con un'intera orchestra da camera). La nota che accompagna l'album "Svart/Hvitt" ("Black/White" in inglese), appena uscito per ConradSound Records, è probabilmente piu' interessante della musica. Grandi spiegazioni sulla teoria della comprovvisazione, cioè la composizione improvvisata, cioè l' improvvisazione guidata e basta. Ci sono strumenti da orchestra da camera (flauti, clarinetti, viole, contrabbasso eccetera, tra questi il mio preferito, cioè il fagotto) usati più o meno a caso. Tanti anni di conservatorio, o di soldi spesi di mamma, e poi si riducono a suonarli in questo modo? Almeno hanno l'umiltà di chiamarsi i "Toccabili", non so se fosse riferito alle loro masturbazioni musicali, ma io una ritoccatina a questi strumenti la darei, cominciando dal togliere molti strumenti irrilevanti di sottofondo. Poi toglierei le percussioni, il flauto, tutti i strumenti a fiato, e perché no, anche il basso. Forse anche i violini. Ora mi immagino come potrebbe suonare: ottimo. Togliamo qualche altro strumento. Otteniamo l'album perfetto dei Touchables. P.S.: la Norvegia ha forse troppi soldi? (Matteo Preabianca)