recensioni dischi
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FELICE DEL GAUDIO  "Harmonia mundi"
   (2021 )

“Harmonia Mundi” è il settimo album solista di Felice Del Gaudio, bassista e contrabbassista lucano, ma bolognese di adozione. Pubblicato al tramonto del 2020, “Harmonia Mundi” consiste in una raccolta di brani già incisi, per l’occasione rimasterizzati, con l’aggiunta di un inedito, “Santojanni”, che ha visto la luce in primavera, durante il primo lockdown, e che è dedicata all’isola di fronte a Maratea. Il basso elettrico è l’elemento centrale all’interno dell’album, il mezzo prescelto per un lungo viaggio che attraversa terre e ambientazioni molto diverse fra loro, ma che si propone di scandagliare anche l’io più profondo, rivelandosi esperienza fisica e mentale allo stesso tempo. L’introspezione, in tal senso, è un aspetto fondamentale di “Harmonia Mundi”, ma le linee di basso sovente trasportano l’ascoltatore verso atmosfere latineggianti, seguendo percorsi mai realmente prevedibili. Apre il lotto “Amaratea”, con un gioco di parole che vuol essere contemporaneamente una dedica alla cittadina lucana e il canto della sua amarezza, mostrando anche un saldo legame con la terra natia, poi ribadito da “Lacus Niger” (dedicata a Lagonegro, il paese dove Del Gaudio è nato) e “Terra del sud”. Ma non mancano dediche più sentimentali, come “Irta” e “Renata Song”, in un album che è anche figlio del trascorso newyorkese (“Up Town”) e che omaggia anche Bach e la tradizione barocca (“Fiore per Bach”) con basso fretless e contrabbasso. “Harmonia Mundi”, come dimostrato, fra le altre, anche dalla titletrack, è un lavoro che nobilita uno strumento quasi sempre costretto al mero accompagnamento, dimostrandone ed esaltandone le potenzialità con estrema classe. (Piergiuseppe Lippolis)