recensioni dischi
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PRINS & SIMONIS  "Mothers of exit"
   (2021 )

“Mothers of Exit” è il risultato dell’incontro fra Gert Jan Prins e Lukas Simonis, polistrumentisti e musicisti olandesi da tempo attivi nel campo della musica sperimentale. Stampato in edizione e tiratura limitata dalla Z6 Records, “Mothers of Exit” ha visto la luce alla fine di gennaio di quest’anno, con Gert Jan Prins alla batteria, ai piatti, all’elettronica e ai microfoni e Simonis alla chitarra e al sintetizzatore modulare, utilizzato proprio per espandere le potenzialità del proprio strumento principale. Il prodotto finale è un lavoro di sette brani che approda in territori vicini al rock minimale, attraversando anche jazz e noise, ma conservando sempre, nella più limpida improvvisazione, un afflato e una vocazione sperimentali. Le dissonanze e le distorsioni di “Numb Lesson Stomp” producono un retrogusto quasi acidulo, ma gli esiti più suggestivi sono quelli di “Shadows and Tall Seconds”, che, poggiandosi sui glitch, arriva a sfiorare un ritmo post club completamente destrutturato, mentre le note jazz, ancora rigorosamente post- e decostruite fino al midollo, sono evocate in qualche passaggio nei lunghi percorsi di “Stories for the Babyface Ocean” e “Rejoice the Fire Tomorrow or”, che scivolano ancora sui glitch e un senso di caos spesso informe. La conclusiva “Daddy’s Gonna Pay for Your End of the World” è la più evidente virata verso il rock, ancora ben lontano dai canoni. “Mothers of Exit” è un lavoro affascinante, al netto di qualche momento non esaltante dovuto al desiderio di improvvisare, anche in direzioni non sempre convergenti. (Piergiuseppe Lippolis)