recensioni dischi
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PATRICK ASCIONE  "Figures de son"
   (2021 )

Patrick Ascione è stato un compositore originario di Parigi ma di origine italiana, molto attivo nel campo della musica classica e nelle sperimentazioni elettroacustiche, delle quali ha esplorato a fondo le potenzialità nel corso della propria attività discografica. A gennaio del 2021 è stato pubblicato “Figures de son”, album postumo che raccoglie alcune composizioni dell’artista scomparso nel 2014. La prima di queste è “Enième”, che risale al 2004 e vede incastri e sovrapposizioni di voci su suoni naturali e brevi inserti strumentali e che precede “Ascionerie n°6: fantaisie diabolique”, il cui percorso è più lungo, ma anche più lineare. Per tutti i quasi dodici minuti, le percussioni sembrano viaggiare a velocità doppia, fino al climax su suoni selvaggi che annuncia la coda. “Divertissement”, invece, mostra una vocazione più classicheggiante, con suoni elettronici liquidi in grado di suggerire atmosfere sinistre e inquiete, con un effetto simile a quello di “Et puis l’oubli…”, che sembra inseguire il mostro di fumo visto in ''Lost''. “Danse l’aube” è decisamente più dolce e rassicurante nel suo incedere e a tratti sembra destrutturare forme di world music nel classico soliloquio elettroacustico. “Figures de son” è un modo per approcciarsi alla storia di un artista che ha scritto pagine importanti del genere, ma anche per scoprire chicche fino a poco tempo fa inedite. (Piergiuseppe Lippolis)