recensioni dischi
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SHAME ON YOUTH!  "Human obsolescence"
   (2021 )

Gli Shame On Youth! sono un quartetto bolzanino nato nel 2015 e arrivato al debutto discografico a novembre dello scorso anno, dopo una gestazione piuttosto lunga. I tempi dilatati, però, hanno evidentemente permesso alla band di curare maggiormente i dettagli ed è (anche) per questo che “Human Obsolescence” mostra già parecchi spunti interessanti. Il sound degli Shame On Youth! è ascrivibile alla voce hardcore punk, ma qua e là sono rinvenibili tracce di diversi elementi appartenenti al più ampio cosmo rock. Ci sono, tuttavia, elementi che ricorrono: i riff ruvidi e grezzi al punto giusto, una voce graffiata, un drumming poderoso e linee di basso piuttosto robuste marcano il passo e consentono di virare frequentemente verso un garage stoner sporco e frenetico. L’album condensa nove brani in poco più di mezz’ora, conservando uno spirito incendiario e senza mai mostrare momenti d’affanno. “The Show Must Go Wrong” e “Seed”, sin dalle prime battute, conquistano l’ascoltatore: lo stoner della prima e l’atmosfera lisergica della seconda si contendono lo scettro con “Fluke of Faith”, la cui furia è letteralmente travolgente, e il garage possente ma discretamente educato di “Demons Are Right”, che chiude anche l’opera. “Human Obsolescence” pesta per tutta la sua durata e lo fa con una certa onestà: nulla che sia particolarmente nuovo, ma l’interpretazione del rock nella sua purezza è assolutamente convincente. (Piergiuseppe Lippolis)