recensioni dischi
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YAWNING MAN  "Live at Maximum Festival"
   (2021 )

Gli Yawning Man sono una band californiana attiva dal 1986 e mai troppo vicina alle luci della ribalta in questi anni. Il trio, in questo periodo, è riuscito a costruire un legame piuttosto solido con l’Italia e, grazie alla collaborazione con l’etichetta veneta Go Down Records, pochi giorni fa ha visto la luce una nuova edizione di un album live pubblicato per la prima volta nel 2015. Il concerto in questione è quello al Maximum Festival 2013 di Zero Branco, nel trevigiano, nella cornice dell’Altroquando. La band si presentava in trio, con Gary Arce alla chitarra, Alfredo Hernandez (con un passato nei Kyuss e nei Queens of the Stone Age) alla batteria e Mario Lalli al basso. Gli Yawning Man eseguirono, per l’occasione, sette brani: tre estratti da “Rock Formations” (la titletrack, “Stoney Lonesome” e “Perpetual Oyster”) e presentati con un sound decisamente più robusto che su disco, due da “Nomadic Pursuit” (“Far Off Adventure” e “Ground Swell”), con la sublimazione di quel desert rock lisergico per cui la band si è distinta nel corso della sua lunga storia, a cui si aggiungono “Manolete”, dall’EP “Pot Head”, con un blues ancora acidissimo, e “Dark Meet”, dallo split con i Fatso Jetson. “Live at Maximum Festival” è un lavoro da riscoprire per poter apprezzare una band capace di scrivere belle pagine di storia del desert rock e di restituire le stesse belle sensazioni anche in sede live. (Piergiuseppe Lippolis)