recensioni dischi
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DAVIDE CAMPISI  "Joca"
   (2021 )

“Joca” è il nuovo album del percussionista e cantautore ennese Davide Campisi. Prodotto da Marco Corrao, che ha anche suonato diversi strumenti, e impreziosito dalla presenza di Riccardo Tesi all’organetto e Alex Valle alla pedal steel, “Joca” rimane in perfetto equilibrio fra il suono del tamburo e l’elettronica e si fa portavoce di un messaggio che vede il ritorno alle origini come unica vera strada percorribile per compiere un’autentica rivoluzione culturale, con la Sicilia e la sicilianità sempre nella mente e nel cuore, ma qui portate oltre i confini e, in un certo senso, “globalizzate”. I pezzi di “Joca” sono nove e segnati da sonorità mediterranee nell’accezione più ampia del termine, offrendo ricami world a cavallo fra più continenti e sempre con una certa eleganza, a partire da “Rocca”, dedicata alla sua città natale, per arrivare a “L’indifferenza”, una storia vera che parla di una donna scomparsa e ritrovata dopo anni, in casa, morta. Nel mezzo, ci sono le riflessioni sul viaggio alla ricerca della felicità (o, quantomeno, di una vita migliore) di “Caminanti”, sulle forme di colonialismo vecchio e nuovo nel folk di “Stati Uniti d’Africa”, la filastrocca “Etica peletica”, di cui è stato realizzato anche un video, e “Forti di lu me silenziu”, fra i brani più forti e riusciti dell’intera opera. “Joca” è un lavoro decisamente ispirato, nel quale il gusto per la modernità abbraccia il fascino della tradizione e la scrittura gioca un ruolo fondamentale, in una forma di cantautorato che incorpora pulsioni folk e world music con estrema naturalezza. (Piergiuseppe Lippolis)