recensioni dischi
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STRUCTURE  "Xx"
   (2021 )

Structure, al secolo Stefano Giovannardi, ha creato un disco introspettivo dedicato al mondo femminile (XX, due volte X, per un biologo significa infatti due copie del cromosoma X, quelle che fin dall’Homo Sapiens determinano il genere femminile), che si muove sinuosamente tra l’electropop e le contaminazioni alternative new wave del nuovo millennio, dando un bel calcio a tutta quella musica ipercommerciale che ci invade continuamente. Il disco in questione s’intitola, appunto, “XX” ed è un insieme di collaborazioni ben assestate condite a piacimento con sound sperimentali ed innovativi che fanno girare la testa. Ogni brano ha davvero una sua storia e non basta un ascolto solamente per apprezzare tutto ciò che l’artista riesce a farci provare. Il disco potrebbe essere il nuovo manifesto elettronico dei nostri anni, una sorta di presa di coscienza che una voce femminile non può e non deve essere relegata solamente ad un certo genere musicale super sdoganato, ma che ha bisogno di trovare nuovi spazi e nuove forme espressive. Ogni singolo brano del disco risulta piacevole all’ascolto, citarne qualcuno potrebbe sminuire l’importanza degli altri o mettere in una sorta di concorrenza ogni traccia, tuttavia, tra tutti i brani ascoltati, il preferito è sicuramente “Più in là” con Manuela Pellegatta. Brani e disco che hanno bisogno d’esser conosciuti in qualche modo e noi siamo contenti se nel nostro piccolo abbiamo potuto dare una mano ad un lavoro che merita attenzione e che dovrebbe passare per le radio, per i live clubs e per ogni posto immaginabile. Ottimo lavoro, speriamo di poter ascoltare sempre musica così bella e raffinata anche in futuro. (Lorenzo D'Antoni)