recensioni dischi
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PINHDAR  "Parallel"
   (2021 )

I Pinhdar sono un duo formato dalla cantante e autrice Cecilia Miradoli e dal musicista e produttore Max Tarenzi, già fondatori della rock band Nomoredolls e del festival internazionale A Night Like This. Da pochissimo, i due sono tornati con “Parallel”, album prodotto a distanza con Howie B, grande personaggio che, nel corso della sua carriera, ha collaborato con artisti come Björk, Massive Attack, Tricky e molti altri, fra cui anche i nostri Marlene Kuntz, Casino Royale ed Elisa. I Pinhdar, con un nome che omaggia l’antico poeta greco Pindaro, simbolo di immaginazione e voli creativi, condensano in otto brani un nucleo di influenze e sfumature veramente notevole: al netto di un approccio minimalista, in cui anche la voce a tratti diventa uno strumento musicale, i due riescono ad approdare in lande dark/ethereal wave, mantenendo riconoscibili le proprie radici dream pop, i suoni bristoliani, la new wave e lo shoegaze che si rincorrono nell’opera senza soluzione di continuità. “Parallel” è una lunga esplorazione, un lungo trip, aperto dalla sacralità di “Anacreonte” e suggellato dalle atmosfere trip hop scure e dense di “The Hour of Now”, che attraversa i chiaroscuri della titletrack, il post rock sfumato di “Corri”, i graffi chitarristici di “Atoms and Dust” e la post-ballad “Hidden Wonders”, in un percorso che stupisce minuto dopo minuto. “Parallel” è uno degli album italiani più belli di questo primo quarto di 2021, anche in virtù della sua ricercatezza, velata da un’apparente semplicità, e del suo respiro internazionale. (Piergiuseppe Lippolis)