recensioni dischi
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MARILLION  "Marbles"
   (2004 )

E’ bello ogni tanto riprendere in mano un vecchio disco dimenticato da troppo tempo nello scaffale, metterlo nel lettore e tornare a provare le dimenticate emozioni dei suoi primi ascolti. L’occasione si è presentata quando, casualmente, ho ritrovato dentro un libro il biglietto di un concerto dei Marillion: immediato è stato il gesto di andare a togliere dal suo cofanetto il cd Marbles, nella sua confezione deluxe realizzata per i più fanatici ed incalliti della band.

Già aprire quel fantastico box mi ha riportato al ricordo del suo acquisto in anteprima; il disco infatti non era stato ancora realizzato, ma il gruppo proponeva ai fans di comprarlo “sulla fiducia”, garantendo ai sottoscrittori dell’iniziativa che, oltre ad un prodotto di qualità ed un art work d’eccezione, avrebbero avuto il privilegio di vedere il proprio nome stampato all’interno del book. Decisi di aderire a quella strana proposta “al buio” e alla successiva uscita del disco la mia trepida aspettativa fu ampiamente ripagata. La confezione era veramente stupenda: un cofanetto contenente un libretto impreziosito da bellissime immagini con i testi di tutti i brani, oltre alle migliaia dei nominativi dei fans sostenitori del progetto.

Dopo una serie di uscite discografiche di altalenante spessore, questo ''Marbles'' riportava il gruppo su livelli decisamente alti, un vero capolavoro in un meraviglioso affresco musicale riportante le tematiche più angosciose della vita che impediscono all’uomo la realizzazione dei propri sogni: un concept album manifesto dell’impotenza umana a sovvertire i dolorosi eventi propri della sua realtà esistenziale. La ricorrente title-track suddivisa in quattro parti distinte in cui le biglie (marbles, appunto) rappresentano il rimpianto della gioventù odierna, ammaliata dalle imperanti esasperate innovazioni tecnologiche, verso quella del passato più spensierata e genuina.

Numerosi sono i brani eccellenti di questo lavoro, dal brano di apertura ''The Invisible Man'', passando tra gli altri ai successivi ''Fantastic Place'', ''Ocean Clouds'', ''Don’t Hurt Yourself'', ma tutti quanti, indistintamente, sanno creare nel loro insieme atmosfere da brividi in cui emerge tutta la maestria del gruppo che riesce a esprimere la sua massima ispirazione sfornando un’opera superba e raffinata dove tutti gli attori si ergono a protagonisti, fornendo il meglio della loro maturità artistica. ''Neverland'' è l’atto conclusivo che ne dipinge fiabescamente il culmine finale: brano speciale tutto sentimento, ispirato alla favola di Peter Pan, al cui ascolto si ha la sensazione di volare in alto come cosparsi dalla luminosa polverina di Campanellino, per poi riatterrare dolcemente al termine della morbida raffinatezza sonora dei sonagli in lenta, lontana dissolvenza.

Dovrò tenere maggiormente a portata di mano questo bellissimo cd: ad ogni ascolto infatti sa rinnovarmi emozioni epiche e introdurmi in atmosfere sognanti di ampio respiro. Sicuramente uno dei miei dischi preferiti. (AlbeSound)