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FABIO CAUCINO  "Morimmo tutti d’abbondanza"
   (2021 )

“Morimmo tutti d’abbondanza” è il titolo dell’ultima fatica discografica di Fabio Caucino, scrittore, insegnante, conduttore televisivo e radiofonico e, naturalmente, anche musicista e cantautore torinese, che torna nel primo giorno di primavera dopo un silenzio durato quattro anni.

Il nuovo album contiene un forte messaggio di speranza, e il passato remoto del titolo suggerisce un punto di vista cronologicamente più vicino, collocandosi in quello che è percepito e pensato come tempo della rinascita. Sul piano meramente musicale, ad accompagnare Fabio Caucino ci sono solamente il violoncello (Paola Torsi) e la fisarmonica (Luca Zanetti), registrati in larga parte in presa diretta, in un lavoro che mostra un certo senso di intimismo ed essenzialità, quasi a voler definire, anche in questo senso, un segnale di distanza e di critica a una società ultracomplessa, e rinunciando a qualsiasi cosa possa essere o apparire di troppo.

Tra i brani migliori, per quanto non ci sia nulla che non sia a fuoco nel corso dell’opera, figurano l’opener “Eccomi”, segnata da un accompagnamento minimale e da liriche ispiratissime, “Il naufragio”, impreziosita da deliziose linee di violoncello in crescendo nel finale, e “Non una parola”, contro l’appiattimento culturale provocato dalle tv e anche contro quell’abbondanza che caratterizza, in senso lato, l’esistenza a queste latitudini.

C’è anche spazio per una bella versione solo voce e fisarmonica di “Via con me” di Paolo Conte, a suggellare un lavoro solidissimo e lontano da qualsivoglia tendenza imperante. Bentornato. (Piergiuseppe Lippolis)