recensioni dischi
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ALAN LICHT  "A symphony strikes the moment you arrive"
   (2021 )

Ormai l’abbiamo capito, la drone music è l’ambiente sperimentale di questi anni. Basta scegliere un oggetto specifico, e deformarne i suoni naturali, elaborandone l’esito. In questo caso, Alan Licht utilizza una radio.

Il rumore di quando il segnale non prende, si trasforma in “A symphony strike the moment you arrive”, 18 minuti che, per i primi 10, sembrano una lavatrice industriale. La traccia è la prima di quattro, incluse nell’omonima pubblicazione, uscita per la celebre Room40 Records. Solo intorno al decimo minuto diventa riconoscibile il tipico spippolamento con la manopola della radio, e si percepiscono anche voci confuse di speaker.

La seconda traccia, “Room for storms”, è invece un quarto d’ora ottenuto dal suono di una chitarra, con esito più armonico (e in certi momenti drammatico), nonostante l’elemento principale di ciò che ascoltiamo, cioè il noise. Il suono così trasformato non sembra più quello di uno strumento a corde, bensì di un organo a canne, fino alla rivelazione della reale fisicità della chitarra solo negli ultimi secondi.

Le due tracce successive sono dei “radio edit” di questi due esperimenti, che durano intorno ai 4 minuti e mezzo ciascuno. Sono come un riassunto delle azioni salienti. Per gli amanti della drone music. (Gilberto Ongaro)