recensioni dischi
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NOMOTION  "Abide"
   (2021 )

Aperto dall’aria tra Al Stewart e i Convertible di “Blooming and dooming”, “Abide” vede il ritorno dei friulani Nomotion su etichetta Mold Records a due anni da quel “Funeral parade of lovers” che ottenne su queste stesse pagine meritato risalto.

Invariata la ricetta, sempre basata su una personale rilettura di suggestioni indie-folk impastate con cupe inflessioni di ascendenza vagamente dark-goth. Diciannove minuti per cinque brani, ciascuno dei quali mantiene intatta l’aura di garbata desolazione che ne caratterizza l’incedere: dall’eco Sisters Of Mercy di “Something out there”, con la partecipazione del cantante svedese Rob Coffinskaker, alla chiusa palpitante di “Elizabeth”, impreziosita dalla voce di Bronte Shande, passando per la cadenza squadrata di “Contradiction” col suo piglio scopertamente rock e per la deliziosa ballata di “Out of the blue”, inaugurata da una diafana trama pianistica e successivamente deviata in cunicoli oscuri tra schegge di nervosa elettricità in crescendo, “Abide” aggiorna il verbo Nomotion senza snaturarne l’indole malinconica.

Rimangono una sincera fascinazione nei confronti di meste atmosfere dimesse ed una manifesta inclinazione per una musica tanto coinvolgente quanto gentilmente afflitta. (Manuel Maverna)