recensioni dischi
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DARIO ANTONETTI  "Sono il figlio dei Pink Floyd"
   (2006 )

Sono andato a vedere dal vivo Dario Antonetti. Per chi non lo conoscesse, andatevi a pescare i suoi precedenti lavori con Effetto Doppler e Kryptasthesie. Per la serata ha presentato alcuni suoi cavalli di battaglia ed un paio di inediti, accompagnato dalla chitarra e armonica di Speedy Angel, cantante dei Potage, punk rock band comasca. Antonetti è un istrione e, come tale, sa dove andare a parare sul palco e, cosa molto più importante, non gli frega di niente e nessuno, raro in questi tempi di falsi miti e vere boy-band. A fine serata mi sono complimentato con lui, così facendo mi sono beccato in anteprima il suo mini cd, "Sono il figlio dei Pink floyd", il quale contiene 4 tracce, assaggio dell'imminente album "L'estetica del cane". Le canzoni sono "Se tu fossi una di quelle", reprise dell'ultimo disco degli Effetto Doppler, "Chiocciolin@", dolce e ironica dichiarazione d'amore/odio, "L'artista indipendente", un inno al self-made man, ed infine "L'omino vegetale", già presente nel volume 3 della compilation 'Vegetable man', il suo pazzo progetto di "coverizzare" 'Vegetable man' di Syd Barrett in una valanga di versioni originalissime. Dal vivo, Antonetti & Speedy, hanno letteralmente fatto faville. Impossibile! - voi direte - con due chitarre e un armonica? Fanciulli miei, lasciate perdere i distorsori, prima imparate a suonare da chi ne fa a meno. E come disse Antonetti: "Fanculo tutti quanti, mamma autoproduzione!". (Matteo Preabianca)