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ESTERINA  "Concerti per esseri umani"
   (2021 )

Sembrava quasi impossibile ma l’Arte fortunatamente non si è fermata. Si è adeguata ad una situazione, ad un cambiamento che spesso ha assunto aspetti indubbiamente surreali. Pertanto anche l’Arte si è infilata nell’intimo di molti, scovandone gli aspetti più sconosciuti, una volta tanto by-passando il mainstream, per dar spazio e sfogo alla sola anima.

Per molti artisti, il dramma reale è stato non poter svolgere attività di alcun tipo, se non altro quella svolta fino ai lockdown. Dopo uno sbandamento iniziale, il dramma si è trasformato in opportunità per inventare altre occasioni, altre situazioni per poter comunicare, condividere intuizioni e quanto di bello è potuto emergere malgrado tutto.

esterina (tutto rigorosamente minuscolo) è un’interessantissima band indie (nell’accezione del termine) di Viareggio dalle notevoli sensibilità sotto forma di canzoni rock (No pop for me - n.d.a.), elettronica e momenti dilatati, che sa creare musica contaminata altamente emozionale e riflessiva. Si potrebbe chiamare benissimo post rock, una forma che in Italia attecchisce, grazie alle suggestioni che riesce a scaturire.

La scelta di scrivere i testi in italiano, dà inoltre un indubbio tocco di originalità al sound degli esterina, confermando ancora una volta la bellezza anche fonetica della nostra lingua. Il riferimento di questa loro ultima fatica, va parzialmente al loro album del 2018, ‘Canzoni Per Esseri Umani’, da dove son tratti parte dei brani, qui riproposti in chiave live e registrati in pieno periodo pandemico durante nove concerti che si sono svolti a Massarosa, località del Lucchese, dove son probabilmente di casa.

Brani che definirei “di sopravvivenza”, che la band ha chiamato ‘I Concerti Di Rietto’ ed eseguiti in un prato adiacente alla loro sala prove, con “il tentativo microscopico e monumentale per tenere in vita la musica suonata dal vivo” (citazione della band). È sicuramente musica che meriterebbe più attenzione e visibilità, come del resto anche la band. Per fortuna c’è anche Music Map!

È pur sempre rock ben composto e suonato e questo disco prova che anche l’impatto live è garantito. Oltre a quanto già detto, mi piace evidenziare un piccolo deja-vù evocato dagli esterina, ovvero quello di un ideale aggancio con la stagione d’oro del rock italiano degli anni ’90. Grazie a ‘Both Of Us”, che mi ha travolto con un riff micidiale dai risvolti allucinogeni, visto che per una attimo mi son trovato davanti gli Estra più aggressivi. Da avere! (Mauro Furlan)