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KONSTRUKT FEAT. THURSTON MOORE  "Turkish belly"
   (2021 )

Con Turkish Belly l’ensemble turco Konstrukt e l’ex Sonic Youth Thurston Moore danno vita, su etichetta Karl Records, a un viaggio infernale di suoni e rumori intriso di oscurità e di cupezza, dove ogni istante potrebbe sembrare l’ultimo.

Nel panorama musicale del rock sperimentale un nome come Thurston Moore è ormai una certezza. L’ex Sonic Youth, nella sua carriera solista e in collaborazione con molti altri artisti, ha sempre cercato di navigare nel e lavorare sul suono come pochi altri della sua generazione, rimanendo fedele al colpo caldo e tagliente della sua magistrale chitarra. I Konstrukt, celebre ensemble avanguardistico turco, già noto nella scena internazionale per le loro produzioni con artisti di assoluto livello, individuato in Moore il perfetto partner in crime per questo lavoro dimostrano ancora una volta il loro valore.

Registrato dal vivo al SalonlKSV di Istanbul nel febbraio dello scorso anno, la collaborazione tra il quartetto e Moore è di fattura pregevole, un viaggio cupo e malsano nel suono come vibrazione e vettura per altri universi, di parole e di gesti, tra chitarre elettriche, ipnotiche batterie, synth alienanti, flauti e loop station avvolgenti, bassi graffianti e un sax nervoso e incostante. Si tratta di cinque tracce, quarantun minuti stranianti e complessi, per palati raffinati e al tempo stesso pazienti, coscienti del fatto che di fronte a questi cinque musicisti bisogna attendersi qualsiasi follia.

Il brillante talento dei musicisti convoglia treni psichedelici come “Sis” verso galassie lontane, lasciando senza parole il pubblico, pronto ancora a lasciarsi sorprendere. Gestisce con raffinatezza quasi misurata – che è tutto dire per un live così estremo – le due parti di “Kurtadam” e sa rendere un po’ anche gioco l’ansiosa e infuocata “Zor”, pezzo davvero notevole. I ritmi claustrofobici incalzano, le brevissime pause sembrano un’ironica presa di coscienza che il trip non finirà mai, che bisogna ripartire subito, come i dannati che inseguono lo stendardo nella commedia dantesca. Turkish Belly è una creazione affascinante e inquietante e come tale, con curiosità un po’ morbosa, va assaporata con calma. (Samuele Conficoni)