recensioni dischi
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GIACOMO TONI  "Ballate di ferro"
   (2021 )

Uno dei giovani cantautori più dotati della sua generazione sforna un disco molto interessante, originalissimo e mai banale. Giacomo Toni riesce a svecchiare la canzone d’autore, ricordando tanti altri (Conte, Jannacci, persino Caputo e il primo Baccini) ma senza somigliare a nessuno.

Dieci canzoni piacevolissime e ben scritte, soprattutto negli ironici testi, ecco perché “di ferro”. Melodie orecchiabili - ma mai leziose - in alcuni casi deliziose (“Gli autobus” e soprattutto il solo di pianoforte verso la fine), testi ricercati e moderni intrisi di ironia, non sempre facilmente comprensibili.

Tra i pezzi migliori l’iniziale “Gianni”, “Se proprio devo” (che aveva anticipato il disco già lo scorso aprile) e “Qualcosa di povero”, mentre meno riusciti sembrano “Mah” e “Sarà”, almeno ad un primo ascolto. Invece la conclusiva “Buongiorno” chiude degnamente un disco notevole, ben scritto e ben suonato, con strumenti essenziali.

Giacomo Toni, dopo anni dai suoi lavori precedenti, si conferma un (cant)autore di talento che avrebbe bisogno di maggiore visibilità nel panorama musicale italiano. (Francesco Arcudi)