recensioni dischi
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AMUSIN' PROJECTS  "Mistery in the making, vol.3"
   (2021 )

Arsen Palestini è un rapper e compositore italiano, già membro, negli anni Novanta, della band Menti Criminali. Da poco, l’artista ha dato vita a un progetto nuovo, chiamato Amusin’ Projects, pensato come laboratorio collettivo e come occasione per collaborare con musicisti, produttori, beatmaker in Italia e non solo, dando luogo a una affascinante commistione di generi.

Questa nuova fase artistica si è tradotta in “Mistery in the Making”, di cui è uscito il terzo volume quest’anno, dopo il primo del 2019 e il secondo dell’anno scorso. Si tratta di un lavoro breve che però, ancora una volta, riesce a condensare in un tempo relativamente breve (stavolta meno di venti minuti) una quantità importante di suggestioni musicali e temi diversi fra loro.

“Blessings”, con DJ QVP, è una riflessione, su base jazz, su ciò che abbiamo ma non siamo in grado di apprezzare, precedendo un’elettrica “Worst Case Scenario”, con Simone Romani, che ammicca ai Rage Against the Machine, prefigurando l’esplosione del caos per l’incapacità di reprimere la rabbia.

Con Fidel Kato, in “The Last Mardi Gras Before the Lockdown”, la virata verso la bossanova si fa decisa: è il pezzo più ispirato del lotto, con la sua atmosfera cupa e tesa, nel ricordo dell’ultimo carnevale prima della pandemia. “Freezin’ Cold”, con Frostonoff, suggerisce ambientazioni orientali, mentre in chiusura ci sono “Town for Sale”, sghemba e imprevedibile, idealmente ambientata in una città desolata, e “There Is an Error Here”, strumentale abstract hip hop aperto a qualsivoglia significato.

Con “Mystery in the Making, Vol. 3”, Arsen Palestini conferma una sensibilità artistica rara e un’apertura che si traduce in lavori dalle traiettorie inafferrabili. Una scoperta continua, per un concept che ci auguriamo possa essere portato avanti ancora a lungo. (Piergiuseppe Lippolis)